Ultimo viaggio
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Ho fatto un viaggio. L'ultimo, in un certo senso.Ho volato sul mare ma non l'ho visto, perché il temporale me lo ha impedito. Non mi ha però impedito di godere una splendida alba sopra le nubi.
Ho osservato altri viaggatori, nell'immensa stazione, affannarsi a trovare una direzione, mentre aspettavo di prendere la mia.
Ho sceso le scalette del treno senza sentirmi a destinazione. Ho cercato i visi noti tra le facce anonime che attendevano sul marciapiede. Solo dopo l'abbraccio di chi mi attendeva ho provato quella meravigliosa sensazione di essere arrivato, di essere a casa.
Ho ripercorso le strade che vidi per la prima volta oltre due anni fa e mi sono nuovamente estasiato nel godere delle imperfezioni dei muri, degli effetti del tempo su di essi, dei balconi che non cadono a pezzi solo per l'ingenua volontà di chi ci tiene il suo piccolo giardino: qualche fiore rosso, una piantina di basilico, quel tulipano che non vuol saperne di sbocciare.
Ho visto colori che non rivedrò più. Ho cercato di catturarli in tante istantanee digitali, ma le nuvole e la modestia dei mezzi non hanno reso che un'infinitesima parte di quanto i miei occhi hanno ammirato.
Ho sentito i profumi esaltati dalla pioggia insistente: quello del muschio sui muri in pietra larghi quanto un corridoio, quello dell'aria fresca della sera che filtra dalle enormi persiane, quello delle candele e delle essenze che riempiono l'unica stanza che funge da soggiorno, da cucina, da camera da letto e da studio.
Ho goduto dell'abbraccio sincero della mia ospite, un abbraccio che ha bisogno solo di se stesso per darsi un senso, un abbraccio che racchiude tutto il bene del mondo. Mi ci sono cullato e ho sognato non finisse mai quello stato di quiete e serenità che infondeva in me il suo respiro sul mio petto.
Ho ascoltato il silenzio nella casa che mi ha ospitato per la quinta ed ultima volta. Ho inspirato a pieni polmoni prima di lasciarla. Ho percorso con lo sguardo tutte le pareti del piccolo monolocale per imprimerle nella mia mente; le ricordavo proprio così ed è così che le ricorderò ancora.
Perugia è proprio una bella città. Ma d'ora in avanti, per me, lo sarà un po' meno.
1 commento:
Hai scritto un post bellissimo. Profuma di famiglia e ha la stessa luce di un lume giallo, piccolo, stretto in un angolo.
Leggendoti si ha la sensazione di camminarti accanto per quelle strade, tra quei colori.
E' dolce la delicatezza con cui ti accorgi di ogni particolare: l'amore per i dettagli è cosa assai rara ormai.
Ho goduto anch'io del tuo abbraccio sincero e sei tu che sei in grado di racchiudere tutto il bene del mondo.
L'Amicizia è un dono prezioso: facciamo in modo di non scordarcelo più :-)
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