Le parole che non ti ho detto
Mi sono trasferito qui: http://lamiafinestrasulmondo.scribam.it
Parlare, il dono forse più grande e nel contempo più difficile da usare.E' così semplice: ho qualcosa da dire? La dico, punto.
E invece no. La maggior parte delle volte sottintendo, alludo, ommetto, taccio.
Perché?
Se lo sapessi probabilmente non sarei qui, a buttar giù questi pensieri in una calda serata domenicale di Agosto. Magari sarei con la persona a cui non ho detto le cose che vorrei, oppure sarei con gli amici, libero dall'illusoria speranza che la risposta che bramo possa essere quella che vorrei. Perché in fondo è questo che mi impedisce di esprimere chiaramente quanto avrei da dire: il mantenere viva quell'illusoria speranza che la risposta possa essere uguale a quella che desidero e non quella che è in realtà.
Un "si" sarebbe la felicità, seppur fugace e fragile come sempre.
Un "no" abbatterebbe le mie speranze, taglierebbe quel filo a cui ho legato la felicità che vorrei raggiungere, che galleggia a qualche metro da me come un palloncino pieno di elio; aprire la mano e liberare il filo servirebbe a stabilire che sia io a tenere il palloncino legato a me oppure se non sia lui a volermi rimanere vicino. Ma aprire quella mano significherebbe avere una risposta. Il non averla, invece, mantiene il palloncino a mezz'aria: posso vederlo, ammirarlo, sperare che condivida le mie brame, ma non posso averlo né perderlo completamente.
Non è il giusto modo di affrontare le cose, lo so bene. Occorre rischiare, mettersi in gioco, tentare di avere l'attimo di felicità con il rischio di piombare nella tristezza, piuttosto che rimanere nel limbo dell'incertezza.
Eppure è difficile trovare il coraggio di rischiare, come prima di un tuffo dallo scoglio più alto sul mare immobile, dove il fondo di sabbia chiara si confonde con la superficie del mare trasparente.
Forse ha ragione la madre di Forrest Gump con il suo memorabile proverbio "La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita". Dovrei scartare questo "cioccolatino", assaggiarlo, gustarne il sapore e non crucciarmi troppo se il liquore che lo riempie è più amaro dell'olio di ricino. Dovrei mangiarlo tutto in qualunque caso, perché nella mia scatola di cioccolatini ce ne sono ancora tanti. Dovrei rischiare un "no" per aspirare al "si", senza dubbio, dovrei...
1 commento:
Si, dovresti.
Io ero abbastanza sicuro che il mio cioccolato non sarebbe stato squisito come avrei desiderato, ma nonostante ciò l'ho addentato con tutta la passione che avevo.
Il dolore di una delusione può essere cancellato, il rammarico di non averci provato può ritornare a galla ogni giorno nella vita e inoltre...chi lo sa? A volte l'aspetto inganna...
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