domenica, ottobre 15, 2006

Un sogno per domani

Da bambino immaginavo mondi incantati, dove ogni desiderio veniva realizzato: le scuole chiuse, la bicicletta nuova, il mare nel giardino di casa nel quale tuffarmi dal balcone della mia camera da letto la mattina appena sveglio.
Sognavo di volare tanto così sopra la testa delle persone, evitando le loro mani tese verso l'alto nel tentativo di acciuffarmi, con virate strette oltre i limiti delle leggi fisiche. Ridacchiavo per i loro patetici, inutili saltelli. Eppure non riuscivo ad allontanarmi troppo da terra; i miei sporadici voli, per quanto sensazionalmente acrobatici, si consumavano sempre a pochi metri dal suolo.
C'è stato un periodo che ricordo con amara nostalgia, in cui riuscivo a pilotare i miei sogni decidendo cosa sognare poco prima di addormentarmi, come se scegliessi un film da vedere al cinema. Nessun telecomando magico; mi era sufficiente sdraiarmi sul letto e cominciare ad immaginare il sogno che avrei voluto vivere quella notte, fino a che non fosse arrivato il sonno a proseguire il lavoro.
E se per caso mi fossi svegliato prima del gran finale? Nessun problema, perché la notte successiva avrei ripreso dal punto esatto in cui il risveglio aveva interrotto il mio sogno, come se la giornata non fosse stata altro che una lunga e fastidiosa pubblicità.
Ora che bambino non lo sono più, perlomeno anagraficamente, ho perso queste meravigliose doti oniriche. Non per questo però ho perso la voglia di sognare, di costruire con l'immaginazione i miei mondi incantati e di immaginarmici dentro, in ruoli che in questo mondo non potrò mai ricoprire.
Grazie alle meraviglie che questi mondi fantasiosi mi offrono, come la possibilità di essere chiunque e qualunque cosa io desideri, mi ritrovo a lavorare sul me stesso reale, per migliorarmi e migliorare l'infinitesimo spicchio di mondo che mi circonda, per avvicinarmi a microscopici passi alla perfezione dei miei sogni.
Dopotutto, non mi dispiace affatto quello che sono. E sono certo che domani mi piacerò un po' di più.

2 Commenti:

Anonimo ha scritto...

Zio..quanto ti capisco..nonoistante nn abbia la tua età..anche io nn riesco più sognare come prima..e questo mi dispiace!ma va bè..che ci vuoi fare..?come cambia il corpo e i pensieri cambiano anche i sogni :)
Melanzana

Andrea T. ha scritto...

Umm sull'inizio ci sono ancora, ma poi il dormire non completa il lavoro... Va bene lo stesso la notte seguente posso sempre riiniziare da dove avevo lasciato